Anche i bambini etiopi hanno diritto al compleanno. Il progetto AICS – UNICEF sul diritto dei minori all’identità

In Etiopia, solo il 3% dai bambini di età inferiore ai 5 anni e’ registrato all’anagrafe, una delle percentuali più basse del continente africano.

La registrazione di una nascita è il primo passo verso il riconoscimento di un bambino nella società, permettendogli di accedere ai servizi di base e proteggendolo da abusi e violenze. La registrazione delle nascite, parte del sistema per le registrazioni civili, sottrae i bambini dall’anonimato e dall’invisibilità, assicurando un’efficace pianificazione delle politiche e delle strategie governative.

Dal 10 al 13 giugno si e’ tenuta la missione di monitoraggio per la Regione Oromia del “Progetto di Miglioramento del Sistema delle Registrazioni Civili per il Diritto dei Minori all’Identità: Identification for Development” organizzata dal Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), agenzia realizzatrice dell’iniziativa.

Il progetto ha l’obiettivo di migliore il sistema delle registrazioni civili nelle regioni dell’Oromia e SNNP, garantendo anche alle famiglie delle zone rurali più remote il diritto all’identità’ dei propri figli. Attraverso la formazione del personale degli uffici anagrafici, del personale sanitario e la sensibilizzazione delle comunità locali, le registrazioni sono diventate una pratica più comune nella regione.

La missione ha consentito di osservare la procedura di registrazione delle nascite, sin dal momento immediatamente successivo al parto. Grazie ad una consolidata collaborazione tra il personale sanitario locale e gli uffici anagrafici, le madri possono ora ricevere un documento che attesta la nascita del figlio già presso il centro sanitario. L’attestato viene in seguito presentato all’Ufficio anagrafico più vicino per l’ottenimento del certificato di nascita ufficiale.

Al fine di aumentare la consapevolezza sull’importanza della registrazione delle nascite, sono stati organizzati incontri sia con i responsabili delle registrazioni e sia con la comunità. È stato constatato l’impegno e l’interesse del personale degli uffici anagrafici a fornire un servizio di qualità, nonché le capacità acquisite grazie alla formazione ricevuta.

Le famiglie incontrate sono state interpellate rispetto al valore da loro attribuito all’identità’, garantito dall’ottenimento del certificato di nascita. La maggior parte delle donne è sembrata orgogliosa di poter mostrare il certificato di nascita del proprio figlio/a e tra i commenti maggiormente ricorrenti la possibilità per il futuro del bambino di conoscere la propria età, al contrario delle stesse madri che spesso non possiedono tale informazione di base.

Il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica Federale Democratica etiopico hanno firmato cinque Accordi

Oggi, 5 Marzo, l’Ambasciatore d’Italia Sua Eccellenza Arturo Luzzi e il Vice Ministro etiopico delle Finanze Sua Eccellenza Admasu Nebebe hanno firmato, presso il Ministero delle Finanze ad Addis Ababa, cinque accordi bilaterali di assistenza tecnica e finanziaria per un totale di 28,7 milioni di Euro. Alla cerimonia ha partecipato anche Tiberio Chiari, Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – Ufficio di Addis Abeba.

Come tutti sapete, l’Etiopia sta vivendo un periodo di riforme politiche, sociali ed economiche senza precedenti sotto la leadership del Primo Ministro, Sua Eccellenza Dr. Abiy Ahmed. Negli scorsi due anni, tutta la nazione ha visto molti cambiamenti e trasformazioni. Lo sforzo riformista è stato su più fronti, ampio ed ambizioso, e su questo, il Governo italiano è stato un collaboratore dal valore inestimabile”, ha dichiarato il Vice Ministro etiopico delle Finanze Sua Eccellenza Admasu Nebebe.

Dato il periodo di costrizioni economiche e di molti altri problemi che l’Europa e l’Italia stanno affrontando, ciò significa che la nostra amicizia e la nostra collaborazione sono molto forti. Infatti, Italia ed Etiopia hanno un intenso dialogo politico. Il nostro Primo Ministro è stato il primo leader occidentale a venire in Etiopia nel 2018”, ha dichiarato in seguito l’Ambasciatore d’Italia Sua Eccellenza Arturo Luzzi, sottolineando l’amicizia che lega Italia e Etiopia.

Il processo è appena iniziato, ma possiamo dire che ci siano relazioni molto positive tra il Sistema Italia – fatto di imprese, istituzioni, e persone – e il Sistema Etiopia – anch'esso fatto di imprese, istituzioni, autorità ecc. Penso che questo sia uno dei maggiori risultati: quello di stabilire relazioni strette e di giungere ad un percorso comune per il futuro, uniti nello sforzo di raggiungere efficienza, efficacia e risultati puntuali per il bene di tutta la nazione”, ha concluso infine Tiberio Chiari, Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – Ufficio di Addis Abeba.

I cinque accordi sono focalizzati sullo sviluppo agro-industriale, sul rafforzamento del sistema sanitario con un’attenzione speciale alla componente gender e alla nutrizione, sulla gestione delle risorse naturali urbane, sull'educazione e la creazione di posti di lavoro:

  1. Formazione tecnico-professionale per l’agro-industria in Etiopia – 10 Milioni e 500 Mila Euro;
  2. Contributo italiano al SDG PF – 10 Milioni di Euro;
  3. Riqualificazione degli argini fluviali ad Addis Abeba – 5 Milioni di Euro;
  4. Intervento per ridurre le disuguaglianze di salute in Afar, Gambella, Benishangul-Gumuz e Somali con componenti di genere e nutrizione – 2 Milioni e 200 Mila Euro;
  5. La filiera della moringa per lo sviluppo delle comunità rurali in SNNPR, Etiopia – 1 Milione di Euro.

I sopracitati interventi rientrano all'interno dell’attuale Programma Paese 2017-2019 il cui portfolio è di 125 Milioni di Euro. Il suddetto Programma Paese mira a contribuire allo sviluppo integrato, inclusivo e sostenibile e segue i Principi della Partnership Globale per una Cooperazione allo Sviluppo Efficace (Global Partnership for Effective Development Cooperation Principles) affinché si rafforzino l'appropriazione del processo da parte della nazione e la mutua responsabilità, e allo stesso tempo si promuova una collaborazione vantaggiosa per entrambi i Paesi.

L’Ufficio dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Addis Ababa e il Ministero delle Finanze etiopico stanno negoziando un nuovo Programma Paese per il periodo 2020-2022 dal budget aumentato a 140 Milioni di Euro, ribadendo ulteriormente la priorità che l’Italia attribuisce alla collaborazione con l’Etiopia.


RASSEGNA STAMPA

Ethiopian News Agency (ENA)

Ethiopian TV (Dal min 0:00)

Fana TV

Ethiopian Monitor

Addis Fortune

Addis Standard

Royal Consulting Plc.

Consultare anche:

Ambasciata d'Italia in Etiopia: NewsFacebook post

Ministero delle Finanze: News, Tweet e Facebook post

Importante riconoscimento all’Italia per il suo ruolo chiave nello sviluppo del Settore Privato in Etiopia

Il 25 Febbraio, l’Italia ha ricevuto dalla International Finance Corporation (IFC) uno speciale riconoscimento per il suo contributo allo sviluppo del settore privato in Etiopia, in particolare per il suo ruolo di leader nell’Iniziativa Multi Donatori (MDI) focalizzata su due principali pilastri: il clima degli investimenti e l’accesso al credito. La cerimonia ha avuto luogo presso l’Hyatt Regency Hotel con la partecipazione di tutti i donatori coinvolti nell’iniziativa: Canada, Italia, Olanda, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.

Negli scorsi 8 anni, l’Italia ha svolto un ruolo chiave nella concezione e nello sviluppo della MDI per lo Sviluppo del Settore Privato in Etiopia, implementata da IFC.

Grazie allo sforzo congiunto dei numerosi donatori e di IFC, al Febbraio 2020 sono stati raggiunti molti traguardi in entrambe le aree d’intervento:

  1. L’Etiopia ha migliorato due indicatori nell’Ease of Doing Business 2020
  2. Il Paese è entrato nella Top 20 delle Nazioni con la più aperta politica sui visti in Africa
  3. Il Governo etiopico ha lanciato una Guida alla realizzazione della Riforma di medio termine per l’attività d’impresa (Doing Business DB) risultata in procedure più semplici e snelle per la registrazione commerciale e la concessione di licenze commerciali, sulla tassazione di piccoli e medi contribuenti, e sulla conessione di permessi di costruzione basati sull’analisi dei rischi, in particolare per edifici a basso e medio rischio. Inoltre, è stata formulata la bozza di un nuovo codice commerciale che si prevede verrà approvato nella prima metà del 2020.
  4. È stato lanciato ufficialmente l’Electronic Single Window (eSW) dal Primo Ministro con l’obiettivo di facilitare il commercio e migliorare l’efficienza e l’efficacia della logistica del settore commerciale in Etiopia.
  5. Tourism Ethiopia (TE) ha creato un gruppo di lavoro per la realizzazione di due strategie turistiche.
  6. L’Amhara Investment Commission ha dato l’avvio all’iniziativa pilota Tana Belt initiative.
  7. Le regioni dell’Amhara e dell’Oromia stabiliranno uno One-Stop Service (OSS) per la Registrazione e Concessione delle Licenze commerciali.
  8. L’Etiopia ha ratificato una nuova Investment Proclamation che aprirà lo spazio commerciale ad una maggiore partecipazione nel settore privato incoraggiando gli Investimenti Diretti Esteri nel Paese.
  9. La Ethiopia Commodity Exchange (ECX) ha lanciato la Warehouse Receipt Financing (WRF) in collaborazione con la Commercial Bank of Ethiopia (CBE).
  10. La prima Azienda di Leasing a Proprietà Straniera, Ethio Lease, ha avviato le sue attività in Etiopia.
  11. La National Bank of Ethiopia (NBE) ha completato con successo l’Integrazione delle Istituzioni di Microfinanza (MFIs) all’interno del database dell’Ufficio per il controllo del Credito (Credit Bureau Database).
  12. È stata approvata la Movable Assets Security Rights Proclamation etiopica da parte del Parlamento, e ciò ha permesso la creazione di un Nuovo Registro dei Beni Mobili in Garanzia (New Movable Collateral Registry) per facilitare l’accesso al credito.
  13. Sono stati firmati gli accordi per avviare le attività di due aziende locali che forniranno servizi di Corporate Governance.
  14. 40 mila piccoli agricoltori hanno beneficiato della partecipazione nella Supply Chain dell’Orzo di Heineken.
  15. La Luna Export PLC ha raggiunto la certificazione sulla sicurezza alimentare “Food Safety System Certification – FSSC” globalmente riconosciuta.
  16. La Enat Bank ha iniziato a sostenere servizi non finanziari come la formazione di donne imprenditrici.

Per informazioni più dettagliate, fare riferimento all’ultima newsletter di IFC, Febbraio 2020 – Vol. 3: www.ifc.org.

L’AICS Addis Abeba ha partecipato alla International Coffee Conference, Exhibition and Festival 2020

Il 6 Febbraio, AICS Addis Abeba ha partecipato alla cerimonia di apertura della International Coffee Conference, Exhibition and Festival 2020 organizzata dall'Autorità etiopica del Caffè e del Tè (ECTA) e dal Ministero dell’Agricoltura.

Durante l’evento, Adugna Debela (Ph.D.), Direttore Generale di ECTA, ha ufficialmente lanciato il nuovo logo del Caffè etiopico che rappresenta il “Caffè dalla Terra d’Origine”: l’Etiopia appunto. Il nuovo logo ha l’obiettivo di identificare il caffè etiopico in tutto il mondo, e permettere agli agricoltori etiopi di vendere il proprio prodotto ad un prezzo maggiorato per la loro produzione.

coffee

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – Ufficio di Addis Abeba supporta l’agro-industria e il settore privato nel Paese, ed in particolare è impegnata nel miglioramento della filiera del caffè etiopico attraverso partnership tra il settore pubblico e quello privato, affinché sia sostenibile ed inclusiva. Il progetto, implementato attraverso UNIDO, è un ottimo esempio del coinvolgimento del settore privato italiano nella cooperazione allo sviluppo, grazie alla partecipazione di illycaffè e della Fondazione Ernesto Illy, due eccellenze italiane nella filiera del caffè a livello mondiale.

La campagna di sensibilizzazione e prevenzione di COOPI nell’area di Bale per fermare la diffusione del Covid-19

Le campagne di sensibilizzazione e la prevenzione sono essenziali per evitare il diffondersi del Covid-19 in Etiopia e nel resto del mondo.

Nell’area di Bale, COOPI ha iniziato attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle comunità beneficiarie del progetto “Iniziativa di emergenza in favore delle popolazioni vulnerabili di rimpatriati e potenziali migranti, per mitigare le cause della migrazione irregolare nelle zone di Bale, Arsi e Arsi Occidentale” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Addis Abeba.

Cos’è il coronavirus? Come avviene la sua trasmissione e come si può evitare? Queste le informazioni essenziali che vengono disseminate, sia direttamente che attraverso rappresentanti incaricati di diffondere le informazioni in ciascun villaggio.

I comitati dei villaggi hanno ricevuto disinfettante, sapone ed igienizzante e sono state installate delle postazioni pubbliche per il lavaggio delle mani.

I partecipanti alla formazione relativa al settore acqua, sanità ed igiene, sono diventati loro stessi megafoni per favorire la sensibilizzazione di tutta la comunità.

Queste attività sono possibili grazie a fondi esistenti che sono stati riorientati a questo scopo, come nel caso della distribuzione di materiali per la Protezione Personale tramite UNAIDS. In un momento di pandemia globale, è infatti più che mai fondamentale tutelare la salute delle persone ovunque: in Italia, Etiopia e nel resto del mondo, così da salvaguardare il benessere e il futuro di tutti!

Foto di © COOPI

100% Plastica, progetto di tutela dell’ambiente e creazione di valore sociale ed economico ad Awassa: la conferenza finale ne ripercorre la storia e i risultati

Il 15 luglio, il Centro Internazionale per l’Infanzia e la Famiglia (CIFA) ha condotto in diretta streaming la conferenza finale del progetto promosso “100% Plastica - Intervento di sviluppo del settore di raccolta e riciclo dei rifiuti plastici ad Awassa”, dal valore di 1 milione e 300 mila Euro, co-finanziato al 75% dall’AICS.

Per un confronto a tutto tondo sul progetto e una restituzione dei risultati ottenuti, sono intervenute le istituzioni italiane ed etiopiche coinvolte, partner no profit e for profit e player nazionali e internazionali del settore della produzione e del riciclo della plastica.

Alla narrazione del progetto da parte di CIFA, AICS e i partner, è seguito, nella seconda parte della mattina, un focus sul settore della produzione e del riciclo della plastica al centro negli ultimi anni del dibattito politico e ambientale. Si è parlato di economia circolare e in particolare del settore nelle economie emergenti come l’Etiopia.

Il progetto 100% plastica, iniziato ad aprile 2017 e in conclusione a fine luglio 2020, è stato tra i pionieri alla nascita della nuova Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ad unire con successo i settori no profit e for profit, promuovendo la tutela dell’ambiente e creando allo stesso tempo valore sociale ed economico. Con l’obiettivo principale di salvaguardia dell’ambiente in Etiopia iniziando la filiera del riciclo nella città di Awassa e migliorando quindi la gestione rifiuti urbani, il progetto ha poi in realtà previsto e avuto risvolti che vanno ben oltre l’aspetto puramente ambientale.

A raccontare gli step dall’ideazione all’implementazione è stata Silvia Vanzetto, ingegnere ambientale e capo progetto per CIFA. A partire dall’analisi del contesto e dei problemi nella città turistica di Awassa, situata nella regione SNNP ed ora in quella nuova di Sidama, l’ing. Vanzetto ha poi ripercorso i quattro risultati attesi che aiutano a rendere la complessità e le ambizioni progettuali: 1) creare la filiera del riciclo, 2) migliorare le capacità professionali dei raccoglitori di plastica nella città, 3) sensibilizzare la comunità sui problemi ambientali e sulla cattiva gestione dei rifiuti solidi e infine 4) creare insieme alla municipalità un piano di sviluppo e gestione a medio termine dei rifiuti.

Particolare attenzione è stata posta sui giovani e sul loro ruolo in ognuna delle attività realizzate per raggiungere questi risultati. Attività che, raggruppate qui per risultato atteso, hanno incluso:

  • La creazione di un coordinamento tra le 18 associazioni locali di raccoglitori della plastica e la Coba Impact PLC, partner locale produttore di scaglie PET; la creazione di un luogo per la raccolta della plastica e le attività ad esso connesse con gli scarti; e la realizzazione di un pilota di raccolta porta a porta con Corintea Soc. Coop.
  • La realizzazione di corsi di formazione sulla raccolta per raccoglitori formali e informali, sull’utilizzo della pressa e sullo sviluppo di capacità imprenditoriali.
  • La sensibilizzazione a 360° della comunità attraverso diversi canali quali la creazione di un gruppo di persone che porti avanti la sensibilizzazione stessa, la formazione di studenti universitari, laboratori nelle scuole, due campagne di comunicazione (una visiva e una in radio), uno show teatrale che attraverso la metodologia del teatro sociale e il flash mob porti il messaggio in eventi pubblici come la prima Giornata Ecologica di Awassa, e infine l’operazione “Hawassa green hotel” che ha previsto la stesura di linee guida per le strutture ricettive turistiche sui temi della separazione della plastica, la formazione dello staff e la comunicazione ambientale ai turisti stessi.
  • Infine, la definizione di un piano a medio termine per la città sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti insieme al team della città di Awassa, grazie all’assistenza tecnica della Città Metropolitana di Torino.

Oltre quindi alle 28 milioni di bottiglie PET raccolte e 836 tonnellate destinate al riciclo per un valore economico di 180.000 euro ricavato da rifiuti che diversamente sarebbero rimasti dispersi nell’ambiente o in discarica, il progetto ha creato nuove opportunità lavorative per 262 collettori, 52 lavoratori nel centro di raccolta e una fonte di reddito secondaria per altre 485 persone e raccoglitori informali. 100% Plastica ha inoltre sensibilizzato 33.000 studenti e più di 19.000 persone nel corso di più di 50 eventi pubblici sull’ambiente.

Come ha sottolineato Denise Piva, Funzionario tecnico in carico all’Ufficio VII - AICS e referente per i progetti promossi del settore no profit, è stata proprio la sinergia tra settori no profit e for profit a garantire la sostenibilità del progetto nel tempo e il suo successo. Se da un lato il settore for profit può garantire l’impulso e l’apporto di competenze e professionalità, il no profit conosce il territorio e i suoi bisogni creando le occasioni di collaborazione tra i vari stakeholder. Come già menzionato, 100% plastica è stato uno dei primi esempi di attuazione delle ambizioni della legge n.125/2014 sulla Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo nella quale il settore privato ha fatto la sua comparsa per la prima volta come soggetto nella cooperazione allo sviluppo, ruolo ormai imprescindibile nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Un progetto in cui attori così diversi collaborano è anche un progetto in cui tutti vincono, ed è per questo che lo stesso Programma Paese 2017-2019 ha fatto tesoro della metodologia qui adottata per la progettazione diretta della sede AICS di Addis Abeba in altri programmi per la protezione ambientale, come la riqualificazione di fiumi nella capitale e del lago di Wonchi.

Per ascoltare la conferenza integrale e gli interventi di:

Silvia Vanzetto, Capo progetto di CIFA,
Denise Piva, Funzionario tecnico in carico all’Ufficio VII - AICS e referente per i progetti promossi del settore no profit,
Gabriele Amara, Deputy General Manager di Coba Impact PLC,
Stefania Alemani, Responsabile ufficio impianti di recupero e Agata Fortunato, Responsabile ufficio ciclo integrato dei rifiuti della Città Metropolitana di Torino,
Andrea Camarlinghi, Socio e consigliere di Corintea Soc. Coop,
Paolo Legato, Direttore del MAcA Museo A come Ambiente,
Paola Rossi, Account di Achab S.r.l.,
Maurizio Bertolini, Social and Community Theatre Expert del Social and Community Theatre Centre,
Alessandro Corticelli, Packaging Sales Director Middle East & Africa di DOW,
Antonello Ciotti, Presidente di COREPLA,
Carlo Andriolo, CEO di ALIPLAST S.p.A,
ed Enrico Perbellini, Amministratore di Pluto International s.r.l.,

trovate la registrazione della diretta qui. La conferenza è stata facilitata da Marco Pastori, responsabile area progetti e fundraising per CIFA.

La Restituzione di Alcuni Risultati del Progetto SHILL nelle Regioni Amhara e SNNP

A febbraio 2017, l’Italia e l’Etiopia hanno firmato un accordo tecnico, entrato in vigore l’anno successivo ad aprile, per il rafforzamento dell’infrastruttura sanitaria a livello locale in diverse regioni del paese.

La Cooperazione Italiana si è impegnata con un credito d’aiuto di 5 milioni di euro, 3 milioni dei quali sono già stati erogati. L’AICS, attraverso il suo ufficio nella capitale Addis Abeba, fornisce assistenza tecnica, il monitoraggio e la valutazione del progetto.

L’implementazione del progetto “Rafforzamento delle Infrastrutture a Livello Locale” (SHILL) è iniziata a settembre 2018 e include tre aree di intervento:

  1. La fornitura di acqua pura e potabile a strutture sanitarie selezionate nelle regioni Amhara e SNNP, prevedendo la costruzione o la riabilitazione di tutto lo schema idrico dei centri.
  2. La costruzione o riabilitazione di dispensari in strutture sanitarie nella regione Amhara.
  3. L’implementazione del Registro Medico Elettronico (l’Electronic Medical Records - EMR) in ospedali selezionati ad Addis Abeba.

A marzo 2020, l’AICS Addis Abeba ha effettuato il monitoraggio nelle regioni Amhara e SNNP per valutare l’andamento delle attività della prima area di intervento.

Nella regione Amhara sono state selezionate 27 strutture sanitarie con un budget totale di 923.865,00 euro:

  • 14 hanno completato la costruzione dello schema di approvvigionamento dell’acqua e del sistema di gestione delle acque reflue;
  • 12 sono a vari livelli di completamento;
  • 1 non ha ancora iniziato i lavori.

Nella regione SNNP invece, sono state selezionate 20 strutture sanitarie con un budget totale di 860.135,00 euro:

  • 11 hanno completato la costruzione.
  • 7 sono a vari livelli di completamento, inclusi lavori supplementari.
  • 2 non hanno ancora iniziato i lavori.

Guardate il video della missione di monitoraggio dell’AICS per scoprire la posizione dei centri di salute nelle due regioni e quali sviluppi accessori sono iniziati insieme alle diverse comunità grazie alla presenza di acqua pura e sicura!

Uniti nella lotta alle malattie non trasmissibili: pubblicato il report del workshop organizzato dal Ministero della Salute etiopico e dalla Sede AICS Addis Abeba

Pubblichiamo il rapporto finale del workshop “Il Double burden delle Malattie Trasmissibili e Non, e le Sfide della loro integrazione nel sistema sanitario in Etiopia: testimonianze derivanti da diverse esperienze”, organizzato dal Ministero della Salute etiopico (MoH) insieme all’AICS Addis Abeba il 26 e 27 Febbraio 2020.

Il workshop di due giorni ha visto la presenza di 56 partecipanti e 17 esperti provenienti da istituzioni governative etiopiche, agenzie ONU, Organizzazioni della Società Civile (OSC), Università e Istituti, nonché due ospiti internazionali rispettivamente dal Sudan, Dott. Osama Elhsafie, Direttore del Programma di Medicina di Famiglia del Ministero della Salute del Sudan, e dalla Palestina, la Direttrice Cristina Natoli di AICS Gerusalemme.

La Vice Ministra - oggi Ministra - della Salute etiopica Dott.ssa Lia Tadesse insieme al precedente Direttore di sede AICS Addis Abeba, Tiberio Chiari, hanno aperto i lavori ricordando l’importanza dell’evento all’interno del più ampio contesto nazionale e il continuo supporto da parte della cooperazione italiana nel settore sanitario negli ultimi 15 anni.

12 sono le raccomandazioni chiave scaturite da presentazioni, domande, discussioni e confronti fra esperti e partecipanti, al fine di informare policy maker e apportare miglioramenti alla lotta alle Malattie Non Trasmissibili (MNT) in Etiopia:

  1. È necessaria una risposta multi-settoriale per la prevenzione e il controllo delle MNT, con un maggiore coinvolgimento dei diversi settori e portatori di interesse grazie alla costituzione di un sistema efficiente ed efficace a livello nazionale e regionale (es. comitati inter-ministeriali e/o parlamentari). Inoltre, si dovrebbero affrontare le problematiche che oggi ostacolano l’azione multi-settoriale, quali la mancanza di consapevolezza del problema nei diversi settori, un impegno politico limitato, un coordinamento debole tra stakeholder e un’inadeguata allocazione di risorse.
  2. I Governi dovrebbero integrare le MNT nella Primary Health Care. Questo aiuterebbe la gestione delle MNT nella fase iniziale; quindi supportare la diagnostica e la prevenzione primaria appare un investimento migliore e più economico rispetto al trattamento dello stadio avanzato della malattia. Gli investimenti su prevenzione e controllo delle MNT dovrebbero inoltre essere basati su evidenze scientifiche così da contribuire al rafforzamento del sistema sanitario nel lungo periodo.
  3. Le MNT rimangono uno dei programmi meno finanziati. Nonostante ciò, considerando la dimensione del problema e del fatto che sia attualmente in crescita, si evidenzia la necessità di assicurare maggiori risorse così da aumentare il budget dedicato alle MNT.
  4. Le OSC contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica e rivestono un ruolo importante nella fornitura dei servizi sanitari, nella sensibilizzazione alla comunità, nell’advocacy e nel monitoraggio. Occorre quindi rafforzare il coinvolgimento delle OSC e dare maggior risalto alle loro attività di prevenzione e controllo delle MNT. Inoltre, si evidenza come la loro esperienza risulterebbe valida anche in collaborazioni con il Governo.
  5. Si raccomanda di creare partnership e collaborazioni con le Overseas Development Assistance (ODAs) così da aumentare la spesa per la salute nella lotta al double burden delle malattie trasmissibili e non.
  6. Va aumentato l’impegno per l’integrazione e decentralizzazione dei servizi legati alle MNT nella Primary Health Care (PHC).
  7. Sono necessarie campagne di comunicazione strategiche sulle MNT e incrementare le attività di sensibilizzazione in modo continuativo, mirando alla mobilitazione di massa delle comunità.
  8. La malnutrizione e le diete sbilanciate sono uno dei maggiori fattori di rischio per le malattie non trasmissibili. È raccomandabile quindi progettare e implementare interventi e programmi di double e triple actions che possano affrontare contemporaneamente i rischi della denutrizione, del sovrappeso, dell’obesità o di altre MNT correlate alla dieta.
  9. Bisogna aumentare e sviluppare risorse umane competenti per le MNT attraverso l’introduzione del curriculum specifico di Medicina Familiare, unitamente all’implementazione di meccanismi di ritenzione del personale formato.
  10. Occorre assicurare la fornitura continuativa di farmaci e materiali inerenti alle MNT, includendo la manutenzione delle attrezzature.
  11. È importante la ricerca di approcci innovativi che constestualizzino la fornitura dei servizi relativi alle MNT e che identifichino i fattori di rischio al fine di progettare interventi più appropriati.
  12. Infine, è necessario rafforzare la capacità del sistema PHC nel fornire continuità alle cure necessarie ai pazienti affetti da malattie croniche.

Per leggere il rapport integrale, scarica il pdf qui.

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Rassegna stampa:

Il live tweet delle due giornate qui

L’intervista di EBC TV alla Dott.ssa Lia Tadesse e Tiberio Chiari qui (dal minuto 34:30)

L’articolo su ENA qui

Il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica Federale Democratica etiopico firmano un Accordo Tecnico su WASH Rurale in Oromia

Il 9 settembre, Sua Eccellenza Arturo Luzzi, Ambasciatore d’Italia in Etiopia, e Sua Eccellenza Yasmin Wohabrebbi, il Vice Ministro etiopico della Cooperazione Economica del Ministero delle Finanze hanno firmato ad Addis Abeba l’accordo tecnico per l’implementazione del Progetto “Rural Wash in Oromia”. L’accordo è stato firmato anche da Fabio Melloni, Direttore ad interim dell’Ufficio AICS di Addis Abeba.

Con un budget di 2 milioni di Euro a dono, il progetto sarà implementato attraverso l’Ufficio Regionale per l’Acqua della Regione Oromia. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la gestione delle risorse naturali, in particolare di quelle idriche nelle zone rurali della Regione Oromia. Le attività di progetto prevedono l’estensione della fornitura di acqua pulita il miglioramento dei servizi igienico-sanitari  nelle aree rurali nelle Woreda selezionate a South West, nell’area di Shewa.

Come ha dichiarato Fabio Melloni, Direttore ad interim dell’Ufficio AICS di Addis Abeba, alla firma:

L’obiettivo generale del Progetto è quello di migliorare le condizioni di vita e salute delle comunità beneficiarie in Oromia riabilitando ed estendendo i servizi idrici e igienico-sanitari nelle aree rurali selezionate. Migliorare i servizi igienici sanitari e garantire l’approvvigionamento di acqua pulita nelle aree rurali è la chiave della resilienza della comunità alle crisi ambientali e sanitarie come quella in atto. AICS è fortemente impegnata a migliorare la gestione delle risorse idriche in maniera sostenibile e ad estendere la fornitura dei servizi idrici in tutta l’Etiopia”.

L’intervento rientra all'interno dell’attuale Programma Paese 2017-2019 il cui portfolio è di 125 Milioni di Euro. Il Programma Paese mira a contribuire allo sviluppo integrato, inclusivo e sostenibile e segue i Principi della Partnership Globale per una Cooperazione allo Sviluppo Efficace (Global Partnership for Effective Development Cooperation Principles) affinché si rafforzino l'appropriazione del processo da parte della nazione e la mutua responsabilità, e allo stesso tempo si promuova una collaborazione vantaggiosa per entrambi i Paesi.

Il settore WASH Energia & Ambiente di AICS Addis Abeba attivo nella lotta al COVID-19

Il settore WASH Energia & Ambiente dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo - Ufficio di Addis Abeba ha reindirizzato 20.000 EUR alla lotta al COVID-19 in Etiopia.

Ogni gesto, anche piccolo, è importante!

Grazie a questo contributo, infatti, la Water Development Commission del Ministry of Water, Irrigation and Electricity (MoWIE), ha potuto acquistare, distribuire e installare:

  • 2 pompe ad immersione, tubi e giunti per i centri di quarantena allestiti dal governo per le persone di ritorno nel Paese in diverse regioni del paese, in particolare quelle di confine interessate da alti flussi di arrivo.
  • 100 Stand a supporto delle postazioni pubbliche per il lavaggio delle mani dotate di cisterne da 1.000 litri. Le postazioni sono situate in due dei quartieri più affetti di Addis Abeba, Addis Ketema e Lideta, molto popolosi e caratterizzati da luoghi di aggregazione importanti, come i mercati e le stazioni degli autobus.
  • Igienizzante per le mani e disinfettante a base alcolica per il personale ministeriale del MoWIE.

Questi interventi rientrano nella più ampia strategia di risposta all'emergenza COVID-19 del MoWIE che, grazie al supporto di più donatori tra i quali AICS Addis Abeba, ha allestito numerosi centri di quarantena in tutto il Paese destinati ad alloggiare le persone di rientro in Etiopia. In collaborazione con gli enti regionali dell’acqua il MoWIE ha dunque acquistato, distribuito e installato il materiale necessario per riabilitare, estendere o costruire schemi idrici completi garantendo standard igienici più alti nei centri.

L’intervento svolto nella capitale Addis Abeba contribuisce invece alle attività di sensibilizzazione per la popolazione su temi come il distanziamento sociale e sull'importanza di seguire pratiche igieniche corrette e sostiene l’installazione di postazioni pubbliche per lavarsi le mani situate nelle aree a più alta densità di popolazione al fine di prevenire la diffusione del virus.

Nessuno è al sicuro finché non siamo tutti al sicuro!