La sede di Addis Abeba dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) partecipa al IX Forum Mondiale dell’Acqua, organizzato a Dakar, in Senegal.
Il tema di questa edizione è “Sicurezza dell’acqua per la pace e lo sviluppo”, l’intento del forum è di affrontare le sfide globali per le persone e la natura e accelerare l’effettiva attuazione dell’agenda globale dell’acqua, un prerequisito per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Il Forum di Dakar rafforza le azioni nel mondo per l’accesso universale all’acqua e ai servizi igienici per dare speranza alle centinaia di milioni di persone attualmente prive dell’accesso ai servizi di base essenziali. In particolare nel Corno d’Africa, con una popolazione di 230 milioni di persone, circa l’80% dipende economicamente dall’agricoltura ed è quindi altamente vulnerabile agli impatti dei cambiamenti climatici come ad esempio siccità e inondazioni.
In questa occasione, Isabella Lucaferri, titolare della sede AICS di Addis Abeba, e Elena Lovat, coordinatrice del programma WaSH, Energia e Ambiente, hanno presentato, durante il gruppo tematico sul nesso tra migrazione e acqua nel contesto dello sviluppo rurale, il progetto “Programma di resilienza alla siccità e mezzi di sussistenza sostenibili ” implementato nella regione Afar, nel nord-est dell’Etiopia.
“Il progetto, attraverso la fornitura di servizi di WaSH, mira a sostenere le comunità pastorali e agropastorali, soprattutto le giovani generazioni, nello sviluppo di opportunità di sostentamento sostenibili pur mantenendo lo stile di vita tradizionale” spiega Elena Lovat, coordinatrice del programma.
In Etiopia, infatti, le comunità pastorali sono le più colpite dalloscarso accesso all’acqua e ai servizi sanitari e igienici.
La principale stagione delle piogge, nota come “Karma”, è quella in cui le comunità della regione Afar hanno acqua sufficiente a soddisfare i loro bisogni. Negli ultimi anni, la situazione delle piogge è mutata molto e l’impatto sulle comunità è stato significativo. La mancanza d’acqua non ha permesso ai pascoli di rigenerarsi adeguatamente. Il peggioramento delle condizioni di sussistenza ha già provocato un aumento delle migrazioni e degli spostamenti. Questi rischi,nazionali e transnazionali, potrebbero influenzare la probabilità di tensioni e conflitti all’interno e tra i paesi.
In questo contesto, il progetto vuole promuovere la crescita economica strutturale locale attraverso lo sviluppo di catene di valore che si adattano alle esigenze locali e promuovono la resilienza al cambiamento climatico.
“L’acqua, i servizi igienico-sanitari, l’igiene, sono, tra I settori pilastro della cooperazione internazionale allo sviluppo per il significativo contributo che hanno nel ridurre i rischi ambientali-sanitari e consentire alle persone di vivere in una condizione di dignità contribuendo allo sviluppo economico anche nelle aree rurali” afferma la titolare della Sede AICS, Isabella Lucaferri.