L’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) è la piattaforma operativa del sistema di cooperazione italiano, ed è chiamata a svolgere attività associate all’elaborazione, lo sviluppo, il finanziamento , la gestione e il controllo di iniziative di cooperazione internazionale.
La Cooperazione allo sviluppo italiana ha una presenza significativa in Etiopia dal 1976. Con l’adozione del Programma Paese che ha definito il contributo italiano di 140 milioni di Euro per interventi di Cooperazione allo Sviluppo tra Italia ed Etiopia per il periodo 2023-2025, l’Etiopia si conferma essere uno dei paesi prioritaria della Cooperazione italiana, soprattutto alla luce delle direttive della Strategia Nazionale del Piano Mattei lanciato dal Governo italiano a luglio del 2023.
Oltre che per l’Etiopia, la sede di Addis Abeba dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è competente oltre che per il Sud Sudan e Gibuti, anche per Eritrea e Sudan a seguito dell’assorbimento della sede AICS di Khartoum dopo la sua evacuazione, il 30 giugno 2024, come conseguenza dell’esplosione del conflitto.
In Eritrea, uno dei Paesi più giovani dell’Africa e tra i più vulnerabili dal punto di vista socio-economico, nonostante alcuni progressi nel settore sanitario, persistono sfide significative dovute all’instabilità regionale, allo sviluppo economico limitato e alla crescente insicurezza alimentare, aggravata dalle crisi globali. L’Italia è un partner storico dell’Eritrea sin dalla sua indipendenza nel 1993, sostenendo i servizi essenziali nei settori della salute, sicurezza alimentare, acqua e igiene (WaSH), formazione professionale e patrimonio culturale. Nonostante le difficoltà operative e il contesto geopolitico complesso, l’Italia ha mantenuto un dialogo costante con le autorità eritree e attualmente finanzia 13 progetti umanitari e 2 di sviluppo per un totale di 9,37 milioni di euro, in linea con il Quadro di Cooperazione delle Nazioni Unite (UNSDCF). Gli sforzi recenti si sono concentrati su sanità, approvvigionamento idrico e agricoltura, con particolare attenzione alle popolazioni sfollate e alle comunità ospitanti. AICS monitora costantemente il contesto per individuare nuove opportunità di intervento volte a rafforzare la resilienza locale e migliorare l’accesso ai servizi di base.
L’Ufficio di Addis Abeba è responsabile anche delle iniziative in Sudan, dove l’Italia vanta una lunga tradizione di cooperazione sin dagli anni ’80. Attraverso AICS, l’Italia è diventata un partner strategico a sostegno dello sviluppo socio-economico e della stabilità del Paese. Nonostante la crisi in corso, l’impegno italiano resta forte, con 150,9 milioni di euro investiti in 45 iniziative. I principali settori di intervento sono la salute e la lotta alla malnutrizione (63% del portafoglio), la riduzione della povertà e il sostegno ai mezzi di sussistenza (17%), la protezione sociale (7%) e la parità di genere e l’empowerment femminile (11%). Questo approccio integrato, che combina risposte all’emergenza e programmi di sviluppo a lungo termine, punta a rafforzare la resilienza, l’inclusione e la costruzione della pace in tutto il Paese.
In Sud Sudan, gli sforzi di questa sede si concentrano sulla risposta alla crisi umanitaria che si protrae dall’inizio del conflitto interno nel 2013. I settori d’intervento prioritari sono legati all’erogazione di servizi sanitari di base e alla protezione delle fasce più vulnerabili, con un focus particolare agli sfollati interni nelle aree urbane e peri-urbane di Giuba e degli ex Stati dei Laghi. Interventi minori sono anche previsti nel settore della resilienza e della protezione.
In Gibuti, il programma d’azione dell’AICS ha come obiettivo principale il miglioramento della salute pubblica, con un focus sul rafforzamento delle competenze e delle capacità d’istituzioni e personale sanitario, e un’aumentata consapevolezza della comunità sulla salute della donna, con particolare attenzione alla salute riproduttiva, materno-infantile e alle complicanze derivanti dalle differenti tipologie di mutilazioni genitali femminili (MGF).
La Sede porta avanti iniziative sia sul canale emergenza che ordinario le quali sono realizzate attraverso diverse modalità d’intervento: bilaterale, multi-bilaterale, promosse dalle OSC o da Enti Territoriali, utilizzando sia lo strumento del credito d’aiuto, veicolato tramite Cassa Depositi e Prestiti, che lo strumento del dono.
A seguito della chiusura della sede AICS di Khartoum il 30 giugno 2024, le competenze relative al Sudan ed Eritrea sono state trasferite alla sede di Addis Abeba.
Questo ampliamento ha comportato un aumento significativo delle responsabilità dell’ufficio, che ora coordina iniziative in cinque paesi dell’Africa orientale e del Corno d’Africa. Tra queste risaltano il miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari di base e rafforzamento delle capacità del personale medico locale, la promozione di pratiche agricole sostenibili e il sostegno al sistema educativo locale attraverso la formazione degli insegnanti e la fornitura di materiali didattici, oltre che la conservazione del patrimonio artistico, culturale e naturalistico e la digitalizzazione.
Attraverso queste attività, l’AICS ad Addis Abeba mira a contribuire allo sviluppo sostenibile e inclusivo dei paesi di competenza, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.