In Etiopia, Gibuti e Sud Sudan AICS risponde alle crisi umanitarie, stanziando fondi e mettendo a disposizione la propria esperienza per far fronte a emergenze e facilitare la post recovery e la riabilitazione. Nei paesi summenzionati ha adottato un approccio integrato per risolvere le cause primarie della migrazione irregolare, focalizzandosi su movimenti primari e secondari.
Con un portfolio di più di 50 milioni di euro, l’AICS lavora attraverso canali differenti realizzando iniziative con autorità governative, agenzie ONU e ONG, dando priorità alle popolazioni più vulnerabili, agli sfollati, ai rifugiati, ai migranti e ai ritornati.
I nostri interventi mirano a rispondere a necessità specifiche in differenti aree d’intervento con un focus sulla sostenibilità a lungo termine, collegando il relief alla riabilitazione e allo sviluppo. Tutte le azioni rispettando standard e impegni globali.
Le nostre iniziative
Etiopia
Al momento in Etiopia l’AICS sta gestendo un portfolio vasto di programmi umanitari che rispondono alle crisi in corso e migliorano la resilienza alle crisi e al cambiamento climatico e che hanno come target le comunità affette da siccità.
Tre programmi sono stati finanziati in risposta all’emergenza umanitaria causata dal Niño. Nella regione dei Somali, in Afar e in Oromia l’AICS lavora attraverso ONG per aumentare i servizi di base, migliorare la gestione delle risorse naturali e aumentare la resilienza e la sicurezza alimentare, in particolar modo per le comunità agro-pastorali, utilizzando un approccio one-health. Azioni specifiche sono state intraprese a supporto degli sfollati ambientali e le comunità ospitanti per ridurre le vulnerabilità causate da eventi climatici.
L’AICS sta sostenendo attivamente la comunità di rifugiati in Etiopia, specificatamente i rifugiati sud sudanesi e eritrei. Al fine di migliorare le condizioni di vita dei rifugiati eritrei, che sono particolarmente vulnerabili ai movimenti migratori secondari, l’AICS realizza due programmi nel nord del Tigray attraverso alcune ONG e OIM e uno nella regione degli Afar attraverso UNHCR. Queste iniziative danno opportunità economiche e sociali a rifugiati e comunità ospitanti, migliorandone l’accesso all’energia sostenibile e all’acqua, aumentando dunque la protezione ambientale.
Per combattere le cause primarie della migrazione, l’AICS sta promuovendo quattro programmi nelle regioni Amhara, Oromia, Tigray, SNNPR e ad Addis Abeba. I programmi hanno l’obiettivo di aumentare la resilienza e proteggere i gruppi vulnerabili rafforzando i servizi sociali e di base, promuovendo l’occupazione, aumentando la occupabilità e lo sviluppo delle competenze, specialmente di giovani e donne. Queste iniziative mirano anche a creare opportunità di lavoro dignitose e remunerative nei settori tessile e agricolo, anche grazie ad un partenariato con UNIDO.
Sud Sudan
ONG italiane e AICS sono in prima linea nel contrastare la crisi sud sudanese. Per alleviare questa complessa crisi umanitaria, AICS ha sviluppato un approccio regionale per far fronte ai bisogni dei più vulnerabili e in supporto degli sforzi dei paesi confinanti che accolgono i rifugiati del Sud Sudan.
In Sud Sudan gli interventi sono localizzati nella regione dei laghi, Giuba, Jonglei e Equatoria, per far sì che gli sfollati ricevano assistenza appropriata e che i loro bisogni primari siano soddisfatti.
I programmi intervengono simultaneamente nel nord dell’Uganda e nelle regioni etiopiche di Gambella e Benishangul-Gumuz, per dare supporto a un grande numero di persone costrette a fuggire dal conflitto.
Con questi programmi l’AICS assicura l’accesso ai servizi sanitari, inclusi quelli di emergenza e di base, migliorando i servizi igienici, i sistemi di fornitura dell’acqua, la sicurezza alimentare, la nutrizione, la protezione dei bambini e l’istruzione. Questi interventi mirano non solo a far fronte ai bisogni dei rifugiati attraverso il relief immediato ma anche attraverso la promozione della recovery di medio termine, per contribuire a soluzioni più sostenibili per i rifugiati sud sudanesi.
Gibuti
A Gibuti l’AICS lavora attraverso UNICEF per rafforzare il sistema di protezione e il quadro legale e politico in Gibuti a favore dei minori migranti che si spostano attraverso il paese verso il Golfo di Aden e l’Eyrioa, Questi minori, specialmente quelli non accompagnati e separati dai genitori, sono tra le categorie più vulnerabili di migranti, spesso esposti ad abusi e violenze.