Contributo italiano al “Development Partners’ support to the implementation of 2nd Growth and Transformation Plan (GTP II) “ V fase
AID: 10866 / 11401
Durata: 4 anni
Importo totale: 50.0000 € (primo contributo annuale italiano) + 150.000 € (secondo contributo triennale italiano)
Paese beneficiario: Etiopia
Aree di intervento: Etiopia (nazionale)
Settori di intervento: Governance
Obiettivo: L’iniziativa è volta a sostenere gli sforzi del Governo Etiopico per la riduzione della povertà nel paese e migliorare l’impatto dell’aiuto pubblico allo sviluppo attraverso un dialogo consolidato con la comunità dei donatori e promuovendo i principi dell’efficacia della cooperazione allo sviluppo.
Descrizione: La prima fase di tale programma fu avviata nel 2001, attraverso la costituzione di un fondo comune (DAG Pooled Fund), finanziato da contributi volontari dei donatori e gestito da UNDP. A marzo 2016 si è conclusa la IV fase del programma e il 28 marzo 2016 è stato firmato l’Accordo di Progetto per la V fase, focalizzata principalmente al monitoraggio dell’attuazione del secondo piano nazionale quinquennale di sviluppo, il Growth and Transformation Plan II 2016-20 e a rafforzare il partenariato tra Governo Etiope e la comunità dei donatori per l’attuazione dei principi sanciti a Busan per una cooperazione allo sviluppo efficace. L’iniziativa è prevista terminare entro giugno 2020.
Il progetto promuove attività di assistenza tecnica e capacity building alle autorità locali affinché il piano di sviluppo nazionale sia attuato in maniera efficace, sia costantemente monitorato e i risultati conseguiti siano periodicamente valutati, rafforzando la leadership e le capacità di decision-making locali. Si intende altresì rafforzare i tavoli di coordinamento e di confronto/dialogo tra donatori e Governo, in primis l'Effective Development Cooperation Task Force, e armonizzare il supporto dei donatori all'attuazione e monitoraggio del GTP II, dell' Agenda 2030 e dell'Aid Effectiveness Action Plan. In secondo luogo sono fornite attività di capacity development, assistenza tecnica, ricerche su politiche e studi strategici su tematiche attinenti la gestione e il coordinamento degli aiuti. La formazione è affiancata dall'acquisto di software, beni e attrezzature per permettere lo svolgimento di tali attività.
Stato dell’arte: Dal 2012 l’Italia ha contribuito a tale fondo con tre diverse erogazioni per un ammontare totale di Euro 105.000, per la IV fase dell’iniziativa. A febbraio 2017 è stato erogato un primo contributo italiano alla V fase di Euro 50.000 (Delibera n. 109 del 27 ottobre 2016). Nell’ambito della programmazione paese 2017-19 è stato approvato un ulteriore contributo triennale per un ammontare totale di Euro 150.000.
Nell’ambito dell’iniziativa, nel giugno 2017 si sono svolte le consultazioni annuali relative all’attuazione del secondo piano nazionale quinquennale di sviluppo, il Growth and Transformation Plan II 2016-20 (GTP II). In tale occasione inoltre il governo etiopico ha presentato i primi risultati rispetto all’attuazione dell’Agenda 2030 nel paese, nell’esercizio di revisione volontaria annuale. Inoltre l’11 dicembre è stata presentata alla comunità dei donatori la revisione di medio periodo del GTP II. È emerso, infatti, come sebbene si siano registrati progressi in ogni area prioritaria d’intervento del GTP II, molti dei target fissati siano ancora lontani dall’essere raggiunti. Malgrado le conseguenze dei cambiamenti climatici nel paese e l’instabilità politica che ha contraddistinto gli ultimi mesi, l’economia etiopica si è mostrata alquanto resiliente, registrando un tasso di crescita del PIL del 7,7% per l’anno fiscale etiopico 2017/18. Tuttavia il passaggio da un’economia prevalentemente agricola ad una manifatturiera-industriale, fortemente produttiva e competitiva, volta all’esportazione resta molto lento e poco strutturato. Anche in merito agli indicatori di sviluppo sociale e umano, sebbene ci siano stati dei miglioramenti nel settore dell’istruzione, della sanità e dell’accesso all’acqua, l’indice di sviluppo umano e l’indice di capitale umano restano tra i più bassi nell’Africa Subsahariana.
Riguardo alla mobilitazione delle risorse per realizzare l’ambizioso piano quinquennale è stato evidenziato come il rapporto entrate / PIL nell’anno fiscale 2017-18, pari a circa il 12%, non solo non abbia raggiunto l’obiettivo prefissato dal GTP II, pari al 17%, ma registri anche un trend decrescente rispetto agli anni fiscali precedenti. Ciò, insieme a politiche monetarie e fiscali prudenti volte alla stabilizzazione macro-economica, ha contribuito ad una drastica riduzione della spesa pubblica, in particolare delle spese in conto capitale, e della percentuale del budget statale destinato all’erogazione dei servizi di base.
Riconoscendo quindi le carenze strutturali per una trasformazione economica e la necessità di risorse aggiuntive nazionali e internazionali per realizzare l’ambizioso piano quinquennale, il Governo Etiopico ha lanciato un’agenda di riforme macro-economiche che prevede: a) miglioramento del clima degli investimenti per stimolare fondi privati soprattutto nel settore industriale, agro-industriale e manifatturiero, con conseguente creazione d’impiego, principalmente giovanile; b) maggior coinvolgimento del settore privato nel finanziare progetti pubblici, lanciando quindi numerosi partenariati pubblico-privati e privatizzazioni parziali e/o totali di aziende statali; c) maggiore ottemperanza degli obblighi fiscali ed una migliore riscossione delle entrate, revisione della base fiscale, degli incentivi ed esenzioni, con il rafforzamento dell’amministrazione tributaria; d) stabilità macro-economica e competitività sui mercati regionali e internazionali; e) ingresso nell’Organizzazione Mondiale del Commercio – OMC; f) incremento da parte dei donatori dell’utilizzo del budget support come modalità di finanziamento.
Il governo etiopico e la comunità dei donatori dialogano costantemente attraverso conferenze annuali (high level forum), riunioni ad hoc e i gruppi di lavoro settoriali. L’ultimo high level forum si è svolto il 4 e il 5 aprile 2019 focalizzandosi sulla resilienza nelle lowland in Etiopia, sulla base di uno studio condotto dal DFID e Banca Mondiale.
Con il coordinamento della Task Force sull’Efficacia della Cooperazione allo Sviluppo, un piano d’azione per migliorare l’impatto della cooperazione allo sviluppo nel paese è stato adottato. Lo scorso autunno è stato condotto, con la supervisione del Ministero delle Finanze Etiopico, l’esercizio di monitoraggio 2018 nel paese per l'attuazione degli impegni sanciti nella Dichiarazione Finale di Busan per migliorare l’impatto della cooperazione allo sviluppo.
Nel biennio settembre 2017-settembre 2019 l’Italia è stata nominata come membro non permanente dell’Executive Committee del DAG, organo che si interfaccia costantemente con il Governo Etiopico per discutere sull’agenda di sviluppo nel paese.
Valore aggiunto: Nel corso delle diverse fasi dell’iniziativa le capacità istituzionali del Governo Etiopico relative alla raccolta, analisi dati e loro utilizzo nella formulazione di politiche e piani di sviluppo sono state notevolmente rafforzate. È stato altresì promosso l’approccio partecipato e orientato ai risultati, nonché l’allineamento del Governo Etiopico alle principali agende di sviluppo promosse a livello globale.
Stato di avanzamento amministrativo: L’ultimo contributo di Euro 150.000 è stato erogato nell’estate 2018.