Miglioramento del Sistema delle Registrazioni Civili per il Diritto dei Minori all’Identità: Identification for Development – II fase
AID: 11291
Durata: 12 mesi
Importo totale: 1.00.000 € (contributo ad UNICEF) + € 1.000.000 (componente bilaterale)
Paese beneficiario: Etiopia
Aree di intervento: Regioni Oromia e SNNP
Settori di intervento: Protezione dei minori
Obiettivo: L’iniziativa intende assicurare il diritto dei minori all’identità attraverso il miglioramento e la standardizzazione del sistema delle registrazioni civili (Civil Registration and Vital Statistics, CRVS) per garantire loro l’accesso ai servizi di base e proteggerli dalla violenza, gli abusi e lo sfruttamento.
Descrizione: La seconda fase dell’iniziativa si presenta come la naturale fase di completamento dell’iniziativa “Miglioramento del Sistema delle Registrazioni Civili per il Diritto dei Minori all’Identità: Identification for Development” (AID 10973).
L’iniziativa coprirà il restante 50% delle aree nelle due regioni di riferimento e integrerà a livello di tutte le woreda e kebele le attività attualmente in fase di realizzazione, con azioni mirate a rispondere ai bisogni emersi nei primi mesi dell’iniziativa in corso (fase I), con particolare riferimento alle comunità più svantaggiate e isolate.
Tale iniziativa è inserita nell’ambito del decreto Fondo per l’Africa che istituisce un fondo dedicato ad interventi volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani d’importanza prioritaria per le rotte migratorie. Nello specifico, la registrazione delle nascite rappresenta un aspetto cruciale per il riconoscimento del diritto all’identità dei potenziali migranti etiopici, soggetti sia a dinamiche di migrazione interna al Paese, che esterna.
Le 5 direttrici del progetto sono le seguenti:
- il rafforzamento tecnico e istituzionale delle 2 Agenzie anagrafiche (RVERAs) governative nelle regioni individuate (supporto anche in termini di fornitura di mezzi di trasporto per il raggiungimento delle aree più svantaggiate e remote);
- la creazione di un sistema standardizzato a livello regionale per la gestione dei dati;
- interventi di sensibilizzazione, quali Community Conversation (CC), rivolti alla collettività per produrre cambiamenti comportamentali duraturi nei confronti delle registrazioni civili, basati sulla conoscenza dei benefici che ne derivano;
- operazioni intese a rafforzare la collaborazione intersettoriale per la standardizzazione del sistema di gestione delle registrazioni civili (CRVS), organizzando piattaforme di coordinamento politico, istituzionale e tecnico;
- il miglioramento delle capacità e dell'efficacia delle istituzioni sanitarie e del personale addetto alla notifica delle nascite nelle strutture sanitarie e nelle comunità.
Il costo complessivo dell'iniziativa è di Euro 2.000.000, di cui Euro 1.000.000 come contributo all'UNICEF (Fondo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Infanzia) in un’unica soluzione.
Per quanto riguarda la componente del canale bilaterale dell'iniziativa, essa sarà dedicata al coinvolgimento di uno o più Soggetti senza finalità di lucro italiani a cui affidare, attraverso avvisi pubblici ai sensi della Delibera n. 8 del 20.02.2017, la realizzazione di specifiche iniziative di divulgazione in ambito comunitario presso centri sanitari, scuole, altri punti di aggregazione, associazioni giovanili e di donne, etc., ad integrazione e consolidamento di quanto realizzato dalla fase II del progetto affidato ad UNICEF, soprattutto per la parte relativa al risultato atteso n. 3 (Aumentata consapevolezza dell’importanza della registrazione delle nascite nelle kebele selezionate) e n.6 (Migliorate le capacità e l'efficacia delle istituzioni sanitarie e del personale sanitario addetto alla notifica delle nascite nelle strutture sanitarie e nelle comunità), in maniera da estendere i benefici del progetto e di raggiungere il maggior numero di persone all’interno delle stesse kebele.
Stato dell’arte: Allo stato attuale, entrambe le regioni hanno ampliato la copertura geografica dei servizi di registrazione. In Oromia, il 93% delle kebele ha fornito servizi di registrazione civile ed in SNNP il 92% delle kebele è diventato operativo a partire da maggio 2018.
Le due regioni hanno migliorato la qualità dei dati e l'interoperabilità delle registrazioni civili con i servizi sanitari. Per il periodo gennaio-marzo 2018, le agenzie regionali di registrazione delle due regioni hanno riportato tassi di registrazione delle nascite rispettivamente del 12% e del 9% per i bambini di età inferiore ad un anno.
Per quanto riguarda il rafforzamento delle capacità tecniche ed istituzionali delle RVERA, 1.148 (228 in SNNP e 920 in Oromia) responsabili delle registrazioni sono stati formati sulle procedure da seguire per le registrazioni.
Le strategie di comunicazione a livello regionale, i messaggi diffusi utilizzando diverse piattaforme, quali radio e televisione, hanno contribuito ad aumentare la consapevolezza delle registrazioni e il loro incremento. Ciononostante permangono ancora ostacoli alle registrazioni come: le lunghe distanze per raggiungere gli uffici a livello di kebele, l’obbligo per entrambi i genitori di essere presenti al momento della registrazione, la tassa per l’emissione del certificato e i tabù culturali.
A tali problematiche, inoltre, si aggiungono un peggioramento della situazione della sicurezza e lo stato di emergenza, dichiarato a febbraio 2018 e revocato a giugno dello stesso anno. Gli scontri avvenuti ad Hawassa (SNNP) e nella zona di Gedeo e Guji hanno provocato movimenti forzati di oltre 1 milione di persone, aumentando drasticamente il numero degli sfollati nel Paese.