L'uguaglianza di genere è una componente chiave dello sviluppo sostenibile e il Governo Etiopico è attivamente impegnato nel raggiungere questo obiettivo. La Costituzione mette in rilievo i diritti delle donne, e la Women’s Policy dell'Etiopia ribadisce l'impegno del Governo a favore della parità di genere. Il Piano di Crescita e Trasformazione II (GTP II), per il periodo 2016-2020, dà priorità all'emancipazione delle donne e dei giovani come settore trasversale per migliorare l'equità nei servizi sociali, rafforzare l’educazione e combattere le pratiche tradizionali dannose e la violenza di genere.
L'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) è impegnata a sostenere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione (empowerment) delle donne in tutti i suoi settori d’intervento, sostenendo l'impegno del Governo Etiopico per una crescita inclusiva ed equa del Paese.
Il settore Genere di AICS – trasversale a tutte le iniziative – ho l’obiettivo di rafforzare la sensibilità ai temi di genere di tutti i programmi attraverso il supporto tecnico, lo sviluppo di progetti specifici per promuovere l'emancipazione delle donne e la partecipazione dei giovani, e di assicurarsi dell'integrazione della dimensione di genere come strumento trasversale per i programmi di sviluppo, resilienza e di emergenza.
Le nostre iniziative
Emancipazione economica e integrazione sociale delle donne (WEESI)
Con un contributo di 600.000 euro di sovvenzione a sostegno del Ministero Regionale delle Donne, Bambini e Gioventù (BoWCYA) nella regione SNNP, il progetto è un'iniziativa pilota di responsabilizzazione integrata per le donne socialmente ed economicamente vulnerabili in 4 aree (Woredas) del Nazioni del Sud, Regione delle nazionalità e dei popoli (SNNPR) e Arba Minch Corrstitutional Institution, e per la promozione dell'integrazione della dimensione di genere sia a livello nazionale che regionale;
Programma di sviluppo dell’imprenditorialità femminile (WEDP)
Il progetto si occupa di identificare e rafforzare le micro e piccole imprese a gestione femminile nel settore della pelle in dieci città etiopiche, tra cui la Capitale, fornendo loro il supporto necessario per migliorare la produttività e la competitività, rafforzare la capacità di accesso al credito e rendere più accessibili i collegamenti di mercato, ampliando in questo modola redditività commerciale e aumentare il potenziale per la creazione di posti di lavoro. L'emancipazione delle donne e la tutela ambientale e sociale sono temi chiave di questo progetto, che intende prevenire il lavoro minorile e l'abuso sulle donne, promuovere la protezione dell'ambiente e il lavoro dignitoso, con uno stanziamento di 15 milioni di euro come credito di aiuto per la linea di credito della Banca mondiale gestita dalla Banca di sviluppo dell'Etiopia;
AICS è impegnata a promuovere la parità di genere e l'emancipazione (empowerment) delle donne per garantire una crescita sostenibile, umana, economica, sociale e inclusiva attraverso il riconoscimento del ruolo imprescindibile delle donne. A tal fine, con un budget di 500.000 euro, il progetto si occupa di rafforzare economicamente e socialmente le famiglie più vulnerabili con donne a capo(FHH), e proteggere donne e ragazze in zone specifiche da pratiche tradizionali dannose (HTP). Il progetto vuole migliorare le capacità di sostentamento delle famiglie vulnerabili attraverso la formazione tecnica, finanziaria, imprenditoriale e di gestione delle attività generatrici di reddito (IGA), la creazione di una linea di microcredito tramite l’IFM, la fornitura di BDS e corsi di formazione sulle life skills; rinforzare la consapevolezza degli studenti delle scuole primarie e secondarie sulle pratiche tradizionali pericolose e sulla salute riproduttiva sessuale (SRH) attraverso la fornitura di materiale scolastico, kit sanitari, cassette segrete e lezioni specifiche per sostenere alcune ragazze selezionate in 6 scuole primarie e 5 scuole secondarie, rafforzando i forum di discussione delle ragazze e la formazione degli insegnanti su temi HTP e SRH. Il progetto vuole inoltre creare coscienza in seno alla comunità sulle pratiche tradizionali e la salute riproduttiva attraverso gruppi di discussione, formazione delle forze dell’ordine e di operatrici sanitarie e ostetriche sulla gestione di casi che hanno subito pratiche tradizionali, nonché la formazione dei leader religiosi e delle organizzazioni comunitarie di base.