Anche i bambini etiopi hanno diritto al compleanno. Il progetto AICS – UNICEF sul diritto dei minori all’identità

In Etiopia, solo il 3% dai bambini di età inferiore ai 5 anni e’ registrato all’anagrafe, una delle percentuali più basse del continente africano.

La registrazione di una nascita è il primo passo verso il riconoscimento di un bambino nella società, permettendogli di accedere ai servizi di base e proteggendolo da abusi e violenze. La registrazione delle nascite, parte del sistema per le registrazioni civili, sottrae i bambini dall’anonimato e dall’invisibilità, assicurando un’efficace pianificazione delle politiche e delle strategie governative.

Dal 10 al 13 giugno si e’ tenuta la missione di monitoraggio per la Regione Oromia del “Progetto di Miglioramento del Sistema delle Registrazioni Civili per il Diritto dei Minori all’Identità: Identification for Development” organizzata dal Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), agenzia realizzatrice dell’iniziativa.

Il progetto ha l’obiettivo di migliore il sistema delle registrazioni civili nelle regioni dell’Oromia e SNNP, garantendo anche alle famiglie delle zone rurali più remote il diritto all’identità’ dei propri figli. Attraverso la formazione del personale degli uffici anagrafici, del personale sanitario e la sensibilizzazione delle comunità locali, le registrazioni sono diventate una pratica più comune nella regione.

La missione ha consentito di osservare la procedura di registrazione delle nascite, sin dal momento immediatamente successivo al parto. Grazie ad una consolidata collaborazione tra il personale sanitario locale e gli uffici anagrafici, le madri possono ora ricevere un documento che attesta la nascita del figlio già presso il centro sanitario. L’attestato viene in seguito presentato all’Ufficio anagrafico più vicino per l’ottenimento del certificato di nascita ufficiale.

Al fine di aumentare la consapevolezza sull’importanza della registrazione delle nascite, sono stati organizzati incontri sia con i responsabili delle registrazioni e sia con la comunità. È stato constatato l’impegno e l’interesse del personale degli uffici anagrafici a fornire un servizio di qualità, nonché le capacità acquisite grazie alla formazione ricevuta.

Le famiglie incontrate sono state interpellate rispetto al valore da loro attribuito all’identità’, garantito dall’ottenimento del certificato di nascita. La maggior parte delle donne è sembrata orgogliosa di poter mostrare il certificato di nascita del proprio figlio/a e tra i commenti maggiormente ricorrenti la possibilità per il futuro del bambino di conoscere la propria età, al contrario delle stesse madri che spesso non possiedono tale informazione di base.

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