Pubblichiamo il rapporto finale del workshop “Il Double burden delle Malattie Trasmissibili e Non, e le Sfide della loro integrazione nel sistema sanitario in Etiopia: testimonianze derivanti da diverse esperienze”, organizzato dal Ministero della Salute etiopico (MoH) insieme all’AICS Addis Abeba il 26 e 27 Febbraio 2020.
Il workshop di due giorni ha visto la presenza di 56 partecipanti e 17 esperti provenienti da istituzioni governative etiopiche, agenzie ONU, Organizzazioni della Società Civile (OSC), Università e Istituti, nonché due ospiti internazionali rispettivamente dal Sudan, Dott. Osama Elhsafie, Direttore del Programma di Medicina di Famiglia del Ministero della Salute del Sudan, e dalla Palestina, la Direttrice Cristina Natoli di AICS Gerusalemme.
La Vice Ministra - oggi Ministra - della Salute etiopica Dott.ssa Lia Tadesse insieme al precedente Direttore di sede AICS Addis Abeba, Tiberio Chiari, hanno aperto i lavori ricordando l’importanza dell’evento all’interno del più ampio contesto nazionale e il continuo supporto da parte della cooperazione italiana nel settore sanitario negli ultimi 15 anni.
12 sono le raccomandazioni chiave scaturite da presentazioni, domande, discussioni e confronti fra esperti e partecipanti, al fine di informare policy maker e apportare miglioramenti alla lotta alle Malattie Non Trasmissibili (MNT) in Etiopia:
- È necessaria una risposta multi-settoriale per la prevenzione e il controllo delle MNT, con un maggiore coinvolgimento dei diversi settori e portatori di interesse grazie alla costituzione di un sistema efficiente ed efficace a livello nazionale e regionale (es. comitati inter-ministeriali e/o parlamentari). Inoltre, si dovrebbero affrontare le problematiche che oggi ostacolano l’azione multi-settoriale, quali la mancanza di consapevolezza del problema nei diversi settori, un impegno politico limitato, un coordinamento debole tra stakeholder e un’inadeguata allocazione di risorse.
- I Governi dovrebbero integrare le MNT nella Primary Health Care. Questo aiuterebbe la gestione delle MNT nella fase iniziale; quindi supportare la diagnostica e la prevenzione primaria appare un investimento migliore e più economico rispetto al trattamento dello stadio avanzato della malattia. Gli investimenti su prevenzione e controllo delle MNT dovrebbero inoltre essere basati su evidenze scientifiche così da contribuire al rafforzamento del sistema sanitario nel lungo periodo.
- Le MNT rimangono uno dei programmi meno finanziati. Nonostante ciò, considerando la dimensione del problema e del fatto che sia attualmente in crescita, si evidenzia la necessità di assicurare maggiori risorse così da aumentare il budget dedicato alle MNT.
- Le OSC contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica e rivestono un ruolo importante nella fornitura dei servizi sanitari, nella sensibilizzazione alla comunità, nell’advocacy e nel monitoraggio. Occorre quindi rafforzare il coinvolgimento delle OSC e dare maggior risalto alle loro attività di prevenzione e controllo delle MNT. Inoltre, si evidenza come la loro esperienza risulterebbe valida anche in collaborazioni con il Governo.
- Si raccomanda di creare partnership e collaborazioni con le Overseas Development Assistance (ODAs) così da aumentare la spesa per la salute nella lotta al double burden delle malattie trasmissibili e non.
- Va aumentato l’impegno per l’integrazione e decentralizzazione dei servizi legati alle MNT nella Primary Health Care (PHC).
- Sono necessarie campagne di comunicazione strategiche sulle MNT e incrementare le attività di sensibilizzazione in modo continuativo, mirando alla mobilitazione di massa delle comunità.
- La malnutrizione e le diete sbilanciate sono uno dei maggiori fattori di rischio per le malattie non trasmissibili. È raccomandabile quindi progettare e implementare interventi e programmi di double e triple actions che possano affrontare contemporaneamente i rischi della denutrizione, del sovrappeso, dell’obesità o di altre MNT correlate alla dieta.
- Bisogna aumentare e sviluppare risorse umane competenti per le MNT attraverso l’introduzione del curriculum specifico di Medicina Familiare, unitamente all’implementazione di meccanismi di ritenzione del personale formato.
- Occorre assicurare la fornitura continuativa di farmaci e materiali inerenti alle MNT, includendo la manutenzione delle attrezzature.
- È importante la ricerca di approcci innovativi che constestualizzino la fornitura dei servizi relativi alle MNT e che identifichino i fattori di rischio al fine di progettare interventi più appropriati.
- Infine, è necessario rafforzare la capacità del sistema PHC nel fornire continuità alle cure necessarie ai pazienti affetti da malattie croniche.
Per leggere il rapport integrale, scarica il pdf qui.
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Rassegna stampa:
Il live tweet delle due giornate qui
L’intervista di EBC TV alla Dott.ssa Lia Tadesse e Tiberio Chiari qui (dal minuto 34:30)
L’articolo su ENA qui